I colori, per il forte potere comunicativo che evocano sono, una delle prime cose che si imparano da bambini. Chi non ha mai giocato a “Strega comanda color”?!?!?!
La loro traduzione è forse la seconda cosa…
Rosso= red
Bianco = white
Giallo= yellow
Facile no? NO!
La trasposizione di questi rappresenta una delle sfide più difficili.
Si è soliti pensare che i colori vengano avvertiti allo stesso modo in ogni parte del mondo.
In realtà proprio perché ognuno di essi racchiude un particolare simbolismo, la loro percezione varia, e assume significati diversi a seconda della cultura di un popolo.
Gli eschimesi per esempio hanno 50 termini per indicare le diverse sfumature di bianco.
Gli inglesi hanno una sola parola, blue, per indicare i nostri azzurro e blu.
I francesi conoscono moltissime varianti di rosso tra cui il rouge tomate, rouge groseille, rouge sang de bœuf, rouge cardinal e rouge anglais.
Certe popolazioni non riconoscono le tonalità del verde e del blu come due colori distinti.
Il fatto che i colori racchiudano significati peculiari di una determinata cultura, fa sì che, inseriti nelle frasi idiomatiche, spesso, si rivelino veri e propri enigmi da tradurre.
Per gli inglesi, ad esempio, once in blue moon, (una volta ogni luna blu), equivale all’espressione italiana una volta ogni morte di Papa, ovvero molto raramente.
Per dire che qualcuno è stato colto sul fatto, dicono che è stato “trovato con le mani rosse”; Caught red-handed.
To paint the town red (colorare di rosso la città) invece significa per loro passare la notte a divertirsi.
Out of the blue indica che qualcuno è “sbucato dal nulla”.
To be in the pink significa essere in gran forma, stare bene.
To be caught between the devil and the deep blue sea sottolinea una situazione di grande indecisione e corrisponde alla nostra espressione “essere tra l’incudine e il martello”.
Mentre pot calling the kettle black è la traduzione inglese di “il bue che dice cornuto all’asino”.
Quando un francese rire jaune (ridere giallo) sta ridendo a denti stretti ad una battuta non molto divertente.
E quando pronuncia il detto C’est bonnet blanc et blanc bonnet, sta semplicemente dicendo che “se non è zuppa è pan bagnato”.
In Spagna estar verde en algo o come dicono gli inglesi to be green significa avere poca esperienza in un certo ambito.
Chi mette zizzania tra le persone compie la deprecabile azione di poner el verde a alguien.
Una stessa immagine, può assumere sfumature di colore differenti a seconda della cultura di riferimento.
La locuzione “essere al verde” che deriverebbe dall’antica abitudine di utilizzare durante le aste delle candele dipinte di verde sul fondo per scandire il tempo, quando la candela arrivava al verde l’asta chiudeva, viene resa dai francesi con “être dans le rouge” (essere nel rosso), espressione sarebbe legata al quadrante dell’automobile che indica il livello di benzina. Gli spagnoli invece “están sin blanca”, detto che deriva dal nome di un’antica moneta di poco valore chiamata “Blanca del Agnus Dei”.
“Diventare verde di rabbia” è un’immagine che dobbiamo al medico Ippocrate secondo il quale l’ira è causata da un eccesso di liquido biliare che è di colore verde. Il medesimo sentimento è percepito dagli anglosassoni con il colore rosso “to see red”.
“To feel blue” significa per gli inglesi essere triste, depresso o come diremo noi giù di corda, proprio perché per loro il blu è il colore associato alla malinconia e alla tristezza. I francesi, invece, dicono “broyer du noir”. Espressione che deriva da una tecnica utilizzata durante il Rinascimento dai pittori che schiacciando il legno carbonizzato ottenevano una vernice scura. L’immagine fu associata alla bile nera, uno dei quattro fluidi corporei che si riteneva influenzassero il comportamento umano, che causa malinconia.
To get the green light, avere il semaforo verde, in italiano lo stesso significato lo esprimiamo con “avere carta bianca”, cioè avere la facoltà di compilare un documento, in bianco, a piacere.
Il significato che attribuiamo ai colori dipende dunque dal contesto culturale e dal nostro vissuto quotidiano.